PIEVE DI SAN CRESCI IN VALCAVA

La Pieve di San Cresci in Valcava si trova su un colle della parte meridionale della valle del Mugello, vicino a Borgo San Lorenzo.

Di origine piuttosto antica (in passato si ritiene che qui fosse presente un tempio pagano), nonostante le prime notizie in possesso siano del XII secolo, la Pieve fu oggetto di ristrutturazione tra il 1701 e il 1704 per volontà di Cosimo III dei Medici.

L’edificio è posizionato ai margini della strada panoramica sulla vallata ed è caratterizzata da alcune particolarità estetiche che la rendono facilmente riconoscibile.

Partiamo dalla facciata a capanna dotata di un portale di accesso all’interno e sormontato da una lunetta decorata di colore rosso mattone. La facciata è letteralmente interrotta sul lato sinistro, a causa del campanile che svetta incontrastato con le sue monofore dislocate su quattro piani.

Il materiale di costruzione del campanile è differente da quello della facciata e dell’intero complesso: a causa del terremoto del 1919 che portò alla distruzione di buona parte della chiesa, l’intero edificio fu ricostruito tenendo fede allo stile originario (il campanile, per fortuna, è rimasto in parte originale).

Rimanendo all’esterno, sul retro, ecco spiccare l’abside ospitante al centro una monofora (allineata rispetto alle altre due monofore presenti nella parte finale delle navate laterali.

Passiamo all’interno che, come sopra anticipato, è strutturato a tre navate, separate da due grandi arcate per lato.

L’ambiente è particolarmente luminoso, seppur abbastanza spoglio da opere e arredi di rilievo storico e artistico (alcuni di essi, come ad esempio un’importante pala d’altare, è oggi conservata presso il Museo di arte sacra “Beato Angelico” di Vicchio). A colpo d’occhio spiccano subito l’altare costituito da marmi e un dipinto a fondo blu nell’abside di cui non è stato trovato alcun riferimento dell’autore (l’opera risale comune agli anni della ricostruzione post-terremoto).