Salutio è un piccolo borgo del Casentino che si sviluppa su un piccolo colle, lungo il percorso che collega Rassina con Talla.
La scoperta di Salutio è molto semplice: una volta arrivati a destinazione imbocchiamo la prima strada interna che costeggia la via principale e iniziamo a salire lungo i vicoli che si incontrano.
Un borgo piccolo, ma non meno importante: già a prima vista si sentono e si respira un’atmosfera particolare che ci fa tornare indietro nel tempo.
Nel XII secolo, infatti, qui era presente un castello assieme alle sue mura difensive: purtroppo esso fu smantellato nel corso del Trecento dai fiorentini che controllavano il territorio, per evitare l’insorgere di insediamenti e di rifugi per le truppe avversarie e nemiche del tempo che passavano da questi territori.
A dire la verità qualcosa del castello è rimasto: trattasi di un edificio, oggi adibito ad abitazione, posto sulla parte più alta del borgo.
L’elemento invece rimasto ben visibile e tutto sommato fedele alle sue origini è senza dubbio la Pieve di Sant’Eleuterio. Nata come chiesa paleocristiana, essa è considerata come una delle prime chiese aretine costruite nel periodo romano-bizantino.
L’accesso alla chiesa è consentito dopo aver attraversato un delizioso piccolo giardino antistante la facciata a capanna: l’interno, a navata unica, conserva un crocifisso seicentesco, una Trinità del 1618 e altre opere settecentesche (un affresco, due tele e un organo).
Interessante la parte posteriore dell’edificio, sprovvista di abside, sulla cui parete esterna sono presenti alcune aperture (tre monofore e tre elementi circolari).
Non meno particolare è il campanile sulla cui parte più alta si ergono delle piccole guglie.
Curiosità
Salutio deriva da Sant’Eleuterio cui è dedicata la Pieve.
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