La Badia dei Santi Salvatore e Lorenzo a Settimo, nota come Badia a Settimo, si trova nei pressi di Scandicci.
Il complesso risulta essere già presente in epoca longobarda, sotto forma di oratorio: l’aspetto generale dell’intero impianto è frutto del costante lavoro condotto dai monaci (Cistercensi e Vallombrosani) avviato nel Duecento e continuato fino alla fine del Settecento.
I Cistercensi sono i monaci che hanno apportato le opere più significative all’intera struttura e che hanno consentito una florida collaborazione economica con la vicina Firenze.
Badia a Settimo è maestosa e imponente: essa presenta oggi una serie di strutture quali una serie di fortificazioni, la chiesa e gli edifici monastici che sono raccolti attorno a due grandi chiostri (il chiostro grande e il chiostro dei Melaranci), purtroppo il giorno della mia visita non non fotografabili a causa di una serie di lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza di alcuni elementi e strutture.
La chiesa risale all’XI secolo e, come facilmente identificabile, la facciata riporta tre stili artistici diversi: elementi romanici nel paramento, elementi gotici nel rosone e elementi rinascimentali nei portali di accesso.
Come intuibile dalla facciata, l’interno è a tre navate che si concludono con tre absidi semicircolari: qui, oltre alle cappelle affrescate di San Jacopo e di San Quintino sono conservate anche altre opere tra cui una tavola cinquecentesca, un tabernacolo di Giuliano Da Maiano e due medaglioni del Ghirlandaio.
Sempre all’interno sono custoditi i resti del poeta Dino Campana, deceduto a Scandicci il 1 marzo 1932.
Molto bello il campanile esagonale realizzato in cotto (dopo la Seconda Guerra Mondiale) che si sviluppa sopra un antico gardingo di origine longobarda.
Nella parte esterna dove si erge il campanile è visibile una ricostruzione su plastico dell’abbazia che fornisce molto bene l’idea dell’impianto generale e delle sue caratteristiche.
Curiosità
Il termine badia altro non è che un’abbreviazione in lingua popolare della parola abbazia. Nella zona fiorentina si contano cinque abbazie disposte sui punti cardinali del territorio. Partendo da nord si registra Badia Fiesolana, si passa poi a ovest con Badia a Settimo, si arriva a sud con l’abbazia di San Miniato, si prosegue a est con la Badia a Ripoli e si conclude al centro con la Badia fiorentina (conosciuta anche come Abbazia di Santa Maria a Firenze).
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