BADIA DI SOFFENA

Badia di Soffena, conosciuta anche come Monastero di San Salvatore a Soffena, si trova fuori dalle mura del borgo di Castelfranco di Sopra nel Valdarno aretino.

Il complesso fu edificato nel corso dell’XI secolo sui resti di un antico castello (le tracce della sua origine sono ancora oggi visibili grazie ad alcuni particolari architettonici situati sulla base della torre campanaria).

Fu per un periodo controllato e gestito dai monaci.

La Badia nel corso del Quattrocento ha vissuto un periodo di splendore e di ricchezza: in questo periodo molti sono stati gli abbellimenti apportati anche grazie ad importanti opere d’arte e affreschi che ne hanno caratterizzato lo stile.

Ma il suo splendore, purtroppo, si è fermato a partire dal Seicento (anche e soprattutto dopo l’abbandono dei monaci, a seguito del declassamento e cambio di destinazione a uso agricolo deciso dal Granduca di Toscana): a partire da questo periodo tutti gli abbellimenti apportati in precedenza furono di fatto abbattuti.

Fortunatamente nel corso degli anni Sessanta del novecento, l’abbazia fu acquisita dallo Stato italiano: grazie a ciò la Badia è stata oggetto di un’importante opera di riqualificazione e di ristrutturazione con l’obiettivo di riportare il complesso all’aspetto più vicino all’originale. Obiettivo del  restauro l’obiettivo è stato anche quello di riportare alla luce le varie opere e gli affreschi conservati al suo interno.

Torniamo ad ammirare lo stile di questo edificio.

Esternamente, la parte perimetrale “fortificata” dà la sensazione di solidità: il campanile a base quadrata e composto da bifore nella cella campanaria, ad esempio, caratterizza e dona un piacevole aspetto all’abbazia in generale.

Girando attorno giungiamo alla facciata della chiesa a navata unica e impianto a croce latina, caratterizzata da uno stile pulito e semplice.

All’interno delle mura perimetrali si apre un chiostro con un bel prato verde al centro dello stesso.