BOSCO AI FRATI

Il Convento di Bosco ai Frati si trova a San Piero a Sieve, circondato dai boschi in una zona assolutamente tranquilla e di pace.

Sono rimasto molto affezionato a questo luogo, che ho scoperto grazie al consiglio di una mia amica che abita a Scarperia. La sorpresa all’arrivo è stata tanta: bellissima la chiesa e i suoi spazi esterni.

Una volta varcato l’accesso alle aree interne, ho trovato una guida che mi ha illustrato le bellezze che questo luogo conserva.

Molto belli il giardino che si apre accedendo alla struttura e, una volta entrati, il chiostro con il suo pozzo e una veduta del campanile che svetta dietro l’edificio.

Questo luogo fu fondato dagli Ubaldini nel corso del VII secolo, in seguito offerto ai Monaci di San Basilio. Nel corso del XIII divenne sede dei frati francescani.

Ma Bosco ai Frati è stato uno dei possedimenti della famiglia dei Medici (gli stemmi medicei sono diffusi in più parti dell’edificio). Con Cosimo Il Vecchio avrà inizio un periodo assolutamente rilevante per il Convento (la chiesa e il convento furono ricostruiti su progetto di Michelozzo Michelozzi): qui troveranno spazio pregevoli opere d’arte, alcune delle quali ancora oggi qui presenti.

Tra le opere d’arte qui conservate sono visibili un Crocifisso in legno di pero e gesso del XV secolo attribuito a Donatello, rinvenuto nel 1950 (fino ad allora si trovava all’interno di una cripta sotto il pavimento della chiesa del convento).

Un’altra opera degna di nota è senza dubbio una terracotta a muro lunga circa sei metri del XIX secolo, situata nella Sala del refettorio antico e raffigurante l’Ultima cena: bellissima con la sala illuminata (ho avuto il piacere di ammirarla sia al buio, che illuminata e ne sono rimasto colpito dalla sua magnificenza e splendore).