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PIEVE DI SAN GIOVANNI MAGGIORE A PANICAGLIA

La Pieve di San Giovanni Maggiore a Panicaglia è una chiesa romanica situata a pochi chilometri da Borgo San Lorenzo.

Pieve di origine molto antica (probabilmente del X o dell’XI secolo), fu completamente ricostruita tra il 1510 e il 1530 dall’allora arcivescovo di Firenze Francesco Minerbetti: l’intervento non ha intaccato il campanile che è rimasto con il suo stile originario.

L’arrivo alla Pieve è caratterizzato da un lungo viale di cipressi, al termine del quale si apre davanto ai nostri occhi il campanile di base quadrata, il cui fusto dalla metà in su assume forma ottagonale. Ogni lato dell’ottagono presenta tre monofore: l’ottagono culmina in alto dal tetto composto da tegole di colore rosso.

Passando alla parte frontale, la facciata si presenta “protetta” da un porticato a sei arcate e sorretto da quattro colonne.

L’interno è a tre navate, ognuna suddivisa da solidi pilastri conserva alcune opere e arredi rilevanti tra cui spicca subito allo sguardo un grande dipinto situato sul soffitto al centro della navata centrale, realizzato nel 1843 da Pietro Alessio Chini e raffigurante il Battesimo di Cristo.

Tra le altre opere e arredi di pregio, alcuni dei quali sono oggi conservati presso il museo “Beato Angelico” di Vicchio, trovano spazio un ambone marmoreo romanico fiorentino del XII secolo (struttura sopraelevata dove venivano proclamate le letture) decorato, un crocifisso ligneo del XV secolo e il sepolcro in marmo di Giovanni da Vespignano, queste ultime entrambe sull’altare maggiore.

Rimanendo sempre all’interno non è possibile non notare le belle le vetrate realizzate dalla manifattura Chini, in perfetto stile liberty (esse sono infatti novecentesche).

Anche la Pieve di San Giovanni Maggiore a Panicaglia, come per altre pievi e chiese del Mugello, fa parte del cosiddetto “Itinerario liberty”, a testimonianza della presenza di elementi tipici di questo movimento artistico del Novecento.

Curiosità

Alberto è anche il nome con cui è conosciuto il campanile: esso identifica Alberto Quarquagli Gigliolini, il nome di colui che finanziò la sua costruzione.

Galleria

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Come arrivare

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