Pieve di Sant’Antonino a Socana si trova in Casentino, all’interno di un’area archeologica dove un tempo sorgevano opere di epoca etrusca.
La Pieve risale al XII secolo ed è stata costruita sulle ruderi di un antico tempio etrusco, le cui tracce oggi sono quasi assenti (a parte alcuni elementi), e di una chiesa che andò distrutta a seguito di un incendio: l’edificio attuale è, dunque, la terza e definitiva costruzione.
L’aspetto grandioso e imponente di questa Pieve romanica è l’elemento caratterizzante: la facciata tipicamente semplice evidenzia la strutturazione interna della chiesa a tre navate.
Sempre in vista frontale spicca la bella torre campanaria di forma cilindrica dalla base fino a tre quarti di altezza e da una forma esagonale nella parte superiore (rifacimento successivo).
Secondo alcuni studi l’ingresso della Pieve è rivolto verso ovest, in direzione opposta rispetto al precedente edificio di culto etrusco.
Nella parte posteriore della Pieve, l’abside semicircolare si fa ben notare e si integrata in maniera armonica con l’antico contesto in cui si erge questo edificio.
E proprio davanti all’abside rimarrete sicuramente colpiti dai resti del precedente santuario etrusco, risalente come minimo al V secolo A.C.: quello che resta sono un’ara sacrificale, una parte delle mura del recinto sacro e una piccola parte delle absidi laterali di questo antico edificio di culto.
Curiosità
La località di Socana è un luogo ricco di storia antica che si è susseguita nel tempo. Tre le civiltà che qui hanno vissuto e di cui ne sono state ritrovate testimonianze dirette: etruschi, romani e cristiani.
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