Pieve di Sant’Elena a Rincine si trova nell’omonima frazione, poco distante da Londa, all’interno di un contesto paesaggistico affascinante.
La Pieve, risale al XII-XIII secolo e si erge in un territorio un tempo facente parte dei possedimenti dei Conti Guidi che in questo luogo eressero una roccaforte, che fu oggetto di distruzione nel corso del XIV secolo dalla Repubblica fiorentina (oggi purtroppo rimangono alcuni e pochi resti).
L’edificio, situato all’ingresso del piccolo paese come a dare il benvenuto al visitatore, si presenta in perfetto stile romanico caratterizzato da una facciata costituita da bozze di pietra a capanna. Il portale è sormontato da una piacevole lunetta decorata di colore azzurro.
L’interno, a navata unica, conserva un bassorilievo di scuola robbiana raffigurante la Madonna col Bambino e quattro santi del XVI secolo.
Il campanile è a vela, come avviene per le pievi e per le chiese di piccole dimensioni, con due campane, di cui una datata 1282.
Concludendo la breve panoramica su questo angolo di territorio, Rincine divenne un rilevante centro rurale nel corso del XIX secolo in cui la produzione agricola, del vino e del formaggio hanno caratterizzato la sua economia.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale questo piccolo paese ha subito una progressiva decrescita della popolazione, con l’abbandono dei terreni coltivati. Fortunatamente, però, anche considerando l’ampia area boschiva che abbraccia questo territorio, Rincine iniziò a configurarsi come uno dei centri più importanti per la produzione del legno.
Curiosità
Leggenda dice che l’intitolazione della Pieve a Sant’Elena è riferita alla madre dell’imperatore Costantino (di nome, appunto, Elena), che si stabilì in questa zona in penitenza.
Galleria
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