Vicino a Borgo a Mozzano, sul fiume Serchio, sorge il Ponte della Maddalena (anche conosciuto come Ponte del diavolo): una meravigliosa e impressionante struttura che domina il panorama sul fiume e che incanta lo sguardo dei visitatori.
Il Ponte fu voluto dalla Contessa Matilde di Canossa nel XI secolo.
Il Ponte, a causa della sua forma inusuale è un luogo dove sono presenti molti racconti e leggende.
Il nome originale, Ponte della Maddalena, è attribuito intorno al 1500 e deriva da un oratorio dedicato alla santa che si trovava nei pressi del ponte (la statua della Maddalena, opera attribuita ai Della Robbia, è conservata nella chiesa di San Jacopo a Borgo a Mozzano).
Con la costruzione della ferrovia che costeggia il fiume (e che passa sotto il ponte), il Ponte ha subito una modifica alla struttura originaria: per far posto ai binari e al passaggio dei convogli fu aperto un nuovo arco sulla parte destra della struttura: ferrovia e ponte, oggi, convivono in simbiosi.
Ma gli eventi infausti, purtroppo, non hanno visto una fine: durante la Seconda Guerra Mondiale il Ponte fu minato dalle truppe naziste ma, per fortuna, la sua distruzione non avvenne (probabilmente il Ponte, vista la sua struttura, non fu ritenuto idoneo al transito dei mezzi militari di guerra e fu “graziato”).
E per fortuna che Ponte della Maddalena è stato graziato: è un’opera suggestiva e ricca di sensazioni uniche, soprattutto camminando lungo il suo arco dalla cui sommità è possibile avere un punto di vista impareggiabile e ricco di colori e di sfumature.
Curiosità
La denominazione di “Ponte del diavolo” deriva da una leggenda popolare.
Secondo la leggenda l’allora capo muratore, nel momento in cui si accorse che era in forte ritardo nel completamento e consegna dell’opera nel giorno stabilito, si rivolse al diavolo per chiedere aiuto a terminare il lavoro in tempo. Il diavolo apparve e si propose di terminare l’opera in una notte in cambio della vita della prima persona che avesse attraversato il ponte.
Il muratore ovviamente accettò ma, preso dallo sconforto e dal rimorso, si confessò con un religioso, che gli consigliò di far attraversare il ponte per primo da un maiale. Con il ponte costruito, l’animale attraversò il ponte: il diavolo, beffato, scomparve nel fiume.
Galleria
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