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VALLOMBROSA

La stazione climatica e l’Abbazia di Vallombrosa si trovano all’interno di un bellissimo angolo di territorio nel comune di Reggello.

Vallombrosa è uno di quei luoghi a cui sono particolarmente legato e in cui mi reco per trascorrere del tempo in totale relax, soprattutto nel corso dei mesi estivi (anche per scappare dall’afa e dal caldo che ogni anno attanaglia il territorio di Firenze).

L’arrivo a Vallombrosa è già molto affascinante e “fresco” (nei mesi di calura l’aria qui è particolarmente piacevole e fresca): siamo immersi all’interno di una vera e propria foresta in cui spiccano varietà di alberi e di piantagioni.

Questa località si presenta innanzitutto circondata dal verde (il “pratone” è la sua principale caratteristica che attrae i visitatori) ed è dominata dall’Abbazia che dà il benvenuto al visitatore al suo arrivo.

L’Abbazia ha la sua origine nel XI secolo con l’edificazione di una chiesa in pietra, che andò a sostituire il precedente oratorio in legno. Nel corso del XIII secolo l’edificio fu ampliato e, nel corso del XV secolo, furono costruiti il chiostro, la sagrestia, il refettorio e la torre. Altri perfezionamenti furono introdotti nel tempo, che si conclusero nel XVIII secolo: da qui l’aspetto che oggi possiamo ammirare e che da allora è rimasto invariato.

La facciata dell’abbazia, anteceduta da un porticato con tre arcate, presenta alcuni stemmi medicei.

L’interno, a navata unica e a forma di croce latina, si presenta nel suo stile settecentesco e conserva un vasto numero di opere d’arte tra cui spiccano splendide raffigurazioni sul soffitto della navata centrale e dell’altare, tavole cinquecentesche e una pala in terracotta invetriata dei Della Robbia (situata all’interno della Sagrestia rinascimentale).

Curiosità 1

Se vi piace il trekking o in generale le passeggiate consiglio di percorrere il “circuito delle Cappelle”: partendo dall’Abbazia nella zona di sinistra, affronterete una bel percorso in salita (ma facilmente affrontabile, grazie ad una serie di gradini che supportano il cammino) nel corso del quale, oltre ad ammirare un bellissimo panorama, andrete alla scoperta di una serie di interessanti Cappelle e tabernacoli di varie epoche (dieci in tutto).

Ecco ciò che troverete lungo il cammini: il Masso del Diavolo, la Cappella di San Torello, il Masso di San Giovanni Gualberto, la Cappella delle Colonne, la Cappella del Beato Migliore, il Faggio Santo, la Cappella di Santa Caterina, la Cappella di San Girolamo, la Fonte di San Giovanni Gualberto e il Tabernacolo di San Sebastiano.

Il percorso oggi in essere fu consolidato e organizzato a cavallo tra il XVI e il XVII secolo.

Curiosità 2

Adiacente all’Abbazia, noterete sicuramente la bella Vasca Monumentale, originariamente avente la funzione di allevamento di pesci ad opera dei Monaci Vallombrosani (XV secolo). E proprio l’allevamento dei pesci è andato avanti per secoli, fino al XX secolo (il 1922 è ricordato come l’anno in cui furono immesse nella vasca circa 2000 trote).

Qualche anno dopo la vasca perde la sua funzione originaria per essere utilizzata come vasca di produzione del ghiaccio.

Oggi è un elemento di attrazione turistica, nonché di abbellimento e di completamento architettonico dell’Abbazia.

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Come arrivare

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