Di sembianza romanica, la chiesa di Santa Maria Assunta, si trova nell’omonima frazione pratese, lungo l’Appennino.
La chiesa è molto ben visibile lungo la via, grazie alla sua struttura ben riconoscibile e al materiale utilizzato (rivestimento in arenaria) di sicuro impatto.
Fu edificata nel periodo compreso tra il 1939 e il 1942 e si presenta con un aspetto sicuramento fiero e deciso: lo stile generale riprende il filone architettonico della scuola di Gio’ Ponti.
La facciata è di stile semplice ed è caratterizzata da tre piccole finestre centrali al posto del rosone. Osservandola attentamente capiamo subito che l’interno della chiesa è a navata unica con il soffitto a capriate in legno.
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale la struttura subì importanti danni: con le opere di restauro che si sono rese necessarie la chiesa si è ampliata con l’aggiunta del portico a quattro pilastri squadrati e del rifacimento del campanile.
E proprio il campanile a base quadrata si erge dietro la chiesa in maniera evidente: il fusto è snello ma, al contempo, solido.
L’interno con pianta a croce latina è semplice e luminoso grazie alle pareti con intonaco bianco e alle finestre disposte lungo la navata principale: nell’abside è presente un mosaico raffigurante l’Incoronazione della Vergine.
Curiosità
Non molto lontano dalla chiesa è presente un’altra è più antica struttura religiosa: stiamo parlando dell’Abbazia di Santa Maria del XI/XII secolo costituita da un parlamento in arenaria (lo stesso materiale con cui è rivestita la chiesa descritta in questo articolo).
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