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DICOMANO

Dicomano è un borgo che può essere considerato come la “porta di accesso” nel Mugello che si sviluppa sul lato sinistro del fiume Sieve in concomitanza con la confluenza con il torrente Comano.

Il borgo sorge su un territorio già abitato in tempi molto antichi (nella vicina Frascole sono stati ritrovati reperti etruschi).

In epoca medievale fu sotto il controllo diretto dei conti Guidi fino al XIV secolo quando passò di mano a Firenze su volere dei Medici.

L’insediamento urbano si sviluppa, dunque, a partire dalla confluenza dei due corsi d’acqua che attraversano Dicomano: una posizione strategica, che ha consentito il suo forte sviluppo in ambito commerciale e logistico verso la Romagna.

Il centro storico porta ancora i tratti del suo passato medievale (da qui parte la strada che conduce verso la Romagna e che ha visto tra i suoi viandanti anche Dante Alighieri in fuga da Firenze), in particolare la configurazione dei portici che ne caratterizzano l’aspetto.

Oltre alla Pieve di Santa Maria, che è stato trattato in precedente articolo, a Dicomano rimarrete colpiti senza dubbio da un edificio dalla forma neoclassica situata giusto appena fuori dai portici del centro storico: l’Oratorio di Sant’Onofrio.

L’Oratorio è un monumento del XVIII secolo caratterizzato da un imponente portico costituito da quattro solide colonne e da un frontone triangolare, in perfetto stile neoclassico: l’interno conserva una tavola attribuita a Andrea del Castagno (anche se alcuni critici sembrano annoverarla tra le opere giottesche) e un dipinto raffigurante l’Immacolata Concezione di Lorenzo Lippi.

Un altro monumento che caratterizza Dicomano, e che si trova lungo la via principale di collegamento, alle porte della località, è la Chiesa di Sant’Antonio Abate.

Il paese fu distrutto dal violento terremoto occorso nel 1919 prima, e dalla Seconda Guerra Mondiale in seguito: fu ricostruito a partire dal 1946.

Curiosità 1

Ci sono due tesi sull’origine del nome Dicomano: la prima sembra far derivare la denominazione dal torrente Comano; la seconda sembra invece far derivare il nome dalla locuzione latina decumanus.

Curiosità 2

Tra il XIV e il XVIII secolo, ad avvalorare l’importanza economica di Dicomano nel territorio, era presente un porto sul torrente Comano: da qui partivano i trasporti di legna che proveniva dal Casentino direzione costa (Pisa e Livorno).

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Come arrivare

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