DUDDOVA

Duddova è un piccolo borgo rurale situato in Valdambra, in uno dei territori della collina toscana tra i più interessanti e particolari.

Il nome del borgo ha un’origine ostrogota (gli Ostrogoti erano una tribù di origine germanica che influenzò particolarmente la politica dell’Impero romano: Duddova è, quindi, un borgo molto antico.

Questo piccolo borgo in epoca medievale fu oggetto di fortificazione con il suo castello.

La fortificazione fino ad almeno il XIII secolo è stata proprietà della famiglia ghibellina degli Ubertini: il castello e il borgo furono in seguito ceduti ai monaci di Badia di Ruoti.

L’arrivo al borgo è salutato dalla chiesa di San Michele Arcangelo di cui non è certo l’anno di costruzione, ma di cui è certo l’anno del restauro avvenuto nel 1959 (testimoniato da una targa posta sulla facciata,

La chiesa è caratterizzata dal suo campanile, alto circa venticinque metri, che fa riconoscere il borgo da lontano.

Restando sul campanile, come non notare lo stile del fusto. Si parte da una monofora al “piano terra” con vista sulla strada, da una monofora su due lati del corpo del campanile al “primo piano” e da quattro monofore al piano più alto dove trovano spazio le sue campane.

Da Duddova è possibile ammirare un bel panorama sulla Valdambra e su Cennina: da qui, inoltre, sono vari i percorsi e i sentieri per gli amanti del trekking e delle escursioni nei boschi e a contatto con la natura.

Nei pressi di Duddova è ancora presente il mulino settecentesco del grano sul torrente borro di Rimaggio: il mulino e le abitazioni che sorgono nelle sue immediate vicinanze, sono una testimonianza diretta sul passato agricolo di questo luogo, quale elemento economico portante del territorio.