ABBAZIA DI SAN GALGANO

L’Abbazia di San Galgano è una meravigliosa abbazia gotica cistercense, di cui oggi rimangono i resti ben visibili nella loro magnificenza.

Il complesso risale al XIII secolo e rappresenta il primo esempio di chiesa in stile gotico della Toscana.

Posizionata in un punto strategico rappresentato da una grande via di comunicazione con il territorio (la Maremmana) e un insieme di boschi, di ampi e fertili terreni e del fiume Merse, l’Abbazia è stata per anni un punto di riferimento (era collegata con la Repubblica di Siena) in cui furono ospitate le più alte personalità del tempo.

A causa della bruttissima epidemia di peste che si verificò nel 1348 e che colpì anche questo territorio e la comunità monastica, segnò inesorabilmente l’inizio della decadenza e dell’abbandono di questo meraviglioso luogo.

L’aspetto odierno è frutto da un lato di saccheggi perpetrati in tempi passati ma, soprattutto, sono due gli episodi che danno all’Abbazia il “colpo di grazia”: il crollo della copertura avvenuto nel 1781 e l’abbattimento del campanile a causa di un fulmine nel 1786. Dal 1789 l’Abbazia è sconsacrata.

La bellezza e l’unicità di questo luogo è comunque innegabile e con pochi “rivali”: già da lontano è possibile scorgere e respirare un’atmosfera particolare. Una volta arrivati al cospetto dell’antica facciata si rimane sbalorditi dalla grandezza e dalle dimensioni di questo luogo.

Per accedere all’Abbazia si passa prima dalla Sala Capitolare, per poi giungere al bellissimo chiostro dove trova spazio un elemento architettonico a colonne.

Una volta entrati all’interno dell’antica chiesa (senza il tetto), si resta affascinati dai giochi di luce e dall’impatto architettonico complessivo.

La chiesa è a tre navate da sedici campate di pilastri, con la centrale che culmina nell’abside alle cui spalle si erge l’elemento architettonico, forse il più bello della struttura, con il rosone sovrastato da un loculo.