Pieve di Santa Maria a Carraia sorge sull’antica strada maestra che collegava Calenzano con il Mugello.
L’edificio (quello oggi visibile è frutto di un restauro avvenuto tra il 1940 e il 1942) risale al XI secolo.
La storia della pieve è costellata di importanti tappe, soprattutto per quello che concerne l’ampliamento strutturale e artistico.
Si parte dal XV secolo, periodo in cui fu commissionata una pala d’altare, ancora oggi ben visibile nell’altare maggiore. Proseguiamo nel XVI secolo con l’edificazione della Canonica, fino a giungere al XVII e XVIII secolo, nel corso dei quali si sono avvicendati da un lato la costruzione dell’oratorio e l’aggiornamento stilistico dell’interno.
Con la completa ristrutturazione avviata nel 1940 la chiesa si presenta allo sguardo semplice e senza particolari ornamenti.
La parte esterna è caratterizzata da un bel sagrato, che si “stacca” dalla parte più bassa rappresentato dalla piazza.
L’accesso alla chiesa è “protetto” da un pronao (uno spazio che precede l’ingresso all’edificio), ricavato nello spazio in cui un tempo ospitava l’abside: il grande restauro ha infatti modificato anche la direzione della chiesa, la cui facciata un tempo guardava a monte (mentre oggi guarda a valle).
L’interno, a navata unica, conserva varie opere di rilievo: oltre la pala d’altare, da evidenziare un dipinto del Quattrocento raffigurante Sant’Antonio, una tela del Settecento, un dipinto della bottega di Lorenzo di Credi.
Massiccio il campanile a base quadrata, probabilmente di origine del XV secolo, che svetta sulla parte destra dell’edificio.
Curiosità
L’area di Calenzano è un territorio fiorente e ricco di Pievi antiche, che furono costruite nel corso del medioevo su quello che restava dei precedenti e antichi edifici di epoca romana.
A queste si aggiungono anche torri e castelli di difesa del territorio e dei possedimenti dell’allora popolazione.
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