Nel cuore delle Balze del Valdarno aretino sorge il piccolo ma caratteristico borgo di Piantravigne.
Piantravigne sorge su uno strapiombo naturale, le famose Balze del Valdarno appunto.
L’arrivo al borgo è caratterizzato, infatti, dalla strada stretta dalla quale è possibile ammirare il bellissimo panorama che questo angolo di territorio è in grado di offrire al visitatore.
Le caratteristiche principali del borgo sono il piccolo centro fatto di stradine e vicoli lastricati in pietra, la Pieve di San Lorenzo (all’interno è conservata una tavola del XIII secolo con la Madonna col Bambino e due Santi martiri) e il suo bel campanile con forma appuntita e di colore rosso: osservando bene i vari dettagli, ma soprattutto la planimetria, emerge che in realtà a Piantravigne fosse presente in passato un castello.
E proprio il vecchio castello risulta essere citato già a metà del 1200 ma, soprattutto, all’interno del canto XXXII dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri.
Anche Piantravigne, come quasi la totalità del territorio del Valdarno aretino e del Casentino fu oggetto di guerre e di distruzioni. La famiglia ghibellina dei Pazzi, allora vicina ai Conti Guidi, deteneva il controllo del castello: la guerra con i Fiorentini avvenuta a fine del 1200 portò dapprima alla completa distruzione del castello e al controllo di questi ultimi del territorio.
Curiosità
Il borgo è conosciuto come “la perla delle Balze”. Perché? Sicuramente perché Piantravigne è uno dei borghi tra i più caratteristici di questo angolo di territorio.
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Come arrivare
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